Il polline

Il polline

Il polline è una sostanza di origine esclusivamente vegetale, viene raccolto dalle bottinatrici sui fiori e trasportato in forma appallottolata (agglutinata) fino all’ingresso dell’alveare.

L’apicoltore effettua la raccolta delle pallottole di polline (vedi foto in alto) mediante delle apposite trappole poste all’ingresso delle arnie. Il polline così raccolto, non proviene dall’interno del nido, ma direttamente dalle api che ne effettuano la raccolta.

Ogni “pallina” di polline contiene da centomila a cinque milioni di granuli pollinici e ogni pianta da cui vengono prelevati conferisce ai granuli ha una diversa composizione chimica. A ciò le api aggiungono del nettare (fino al 10%) ed alcuni enzimi.

Il polline è composto da acqua (8-15%), carboidrati (30-40%), sostanze proteiche (15-30%), lipidi, sali minerali, vitamine, fibra grezza, acidi nucleici, olii essenziali, glucosidi, polifenoli, e altre sostanze di minore importanza.

A causa del suo elevato contenuto d’acqua, il polline è un alimento altamente deperibile. Se non viene conservato opportunamente sviluppa in poco tempo muffe e/o processi di fermentazione. Per questo motivo viene spesso disidratato o congelato/surgelato.

Il polline possiede diverse note proprietà terapeutiche: è un ottimo ricostituente, migliora le funzioni intestinali, ha un’azione antianemica, migliora la funzionalità vascolare, ha una azione epatoprotettiva, abbassa il livello di colesterolo nel sangue, migliora l’umore, il rendimento intellettuale e la resistenza allo sforzo fisico.

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