La cera

La cera d’api è una sostanza interamente prodotta dalle giovani api attraverso le ghiandole sericere situate sotto l’addome. E’ quindi un prodotto al 100% di origine animale composto da miscele di esteri (derivanti da esterificazione di alcoli con acidi grassi). Oltre alle sostanze lipofile nella cera ne sono presenti altre per opera delle api, come ad esempio le proteine.
La cera viene impiegata dalle api nella costruzione dei favi e relative cellette (vedi foto in alto) in cui depongono le uova, conservano il polline e il miele. Data la sua importanza ed essendo una sostanza interamente prodotta dalle operaie, possiamo considerare la struttura di cera che sostiene l’alveare come lo scheletro del superorganismo.
Essendo una materia fondamentalmente grassa, può essere contaminata facilmente dalle sostanze liposolubili, come ad esempio alcuni composti utilizzati (per fortuna sempre meno) in apicoltura. L’unica soluzione che hanno gli apicoltori per tenere alta la qualità della cera anche nell’attività di lotta ai parassiti delle api (come la varroa) è quella di utilizzare prodotti di origine naturale come gli acidi organici.
In passato, l’uso della cera d’api era molto diffuso in vari campi, ma con l’avvento delle cere sintetiche (e anche per via del costo elevato) è rimasto un materiale indispensabile soltanto nel mondo dell’apicoltura (o quasi).
In campo farmaceutico e cosmetico la cera d’api ha ancora un ruolo importante e non è stata (per il momento) sostituita completamente dalle cere artificiali. Viene spesso usata nella preparazione di unguenti, pomate, creme, stick per le labbra, lozioni e prodotti per il make-up.